lunedì 20 aprile 2015

Liberland: l'ultima nazione d'Europa

Il 13.04.2015 un coraggioso e non meno simpatico signore ceco ha acquisito un isolato lembo di terra, situato sul sempre movimentato confine che tenta da decenni, con fortune alterne, di separare le pacifiche genti di Croazia e Serbia.
In un'area in cui la follia (positiva o negativa che sia) è all'ordine del giorno, evidentemente mosso dagli stessi venti che nel corso della storia hanno portato a separazioni, unioni, autodeterminazioni e spettacolari guerre in formato "tutti contro tutti", accompagnate da inenarrabili crimini e violenze, il signor Vit Jedlicka ha deciso di proclamare la Repubblica del Liberland (Free Republic of Liberland).
Una notizia che di primo acchito avrebbe potuto apparire come la tradizionale "bufala", se non fosse stata riportata e confermata dai principali media della regione.
Insomma, il buon Vit è venuto a conoscenza di una piccola landa di terra (7 chilometri quadrati) a Est di Zagabria, incredibilmente non rivendicata da nessuna delle due "sorelle" balcaniche, le quali in passato hanno dedicato un'attenzione ossessiva al contendersi tutto ciò che c'era di contendibile.
Pertanto, questo spazio costituisce una "terra di nessuno" che, secondo le teorie di Jedlicka, permetterebbe la creazione di uno nuovo stato autonomo e riconosciuto a tutti gli effetti.


Con l'aiuto di alcuni fedeli compari, Jedlicka ha già formulato una Costituzione e creato un'emblema per il proprio giard... stato, del quale è egli stesso diventato Presidente, probabilmente in seguito a libere elezioni e con l'appoggio di una larga maggioranza...
Inoltre, il nuovo Presidente ha invitato chiunque fosse interessato a compilare un'applicazione per ottenere la cittadinanza del Liberland e contribuire alla formazione di questa nuova realtà. Le uniche prerogative sono il il non avere legami con ideologie comuniste o naziste (il che esclude automaticamente il 90% delle genti balcaniche) e il rispetto del motto "Vivi e lascia vivere" (il che dà grandi possibilità alle teenager che condividono, ogni giorno, i propri pensieri con Facebook). Per più informazioni: liberland.org





Doveroso è ricordare i trascorsi politici di Vit Jedlicka nella Repubblica Ceca. Infatti, il neo Presidente ha un passato come membro di un piccolo partito del centro-destra liberale con il quale ha avuto successo nella regione Hradec-Kralove (sì, lo so che la specificazione è inutile), della quale è effettivamente stato Presidente.
Si è presentato come personaggio abile nel campo diplomatico, annunciando che presto invierà documenti ufficiali agli organi di Zagabria e Belgrado, dai quali si aspetta un primo sostegno e riconoscimento. Pensiero dal quale si evince facilmente che il simpatico Vit non abbia ben compreso con quali soggetti e mentalità si trovi a "dialogare" (verbo praticamente non utilizzato nelle lingue della zona).
Finora, l'unico effetto delle sue azioni è stato un repentino risveglio dei gruppi nazionalisti croati che hanno cominciato a rivendicare quei sette cespugli, oggi chiamati Liberland. Probabilmente l'idea che pervade le brillanti menti di questi personaggi ha dato forma alla definizione di Liberland come "territorio da secoli popolato da marmotte e scoiattoli croati", che loro sono in dovere di difendere. Sono sorti anche alcuni gruppi Facebook sul tema, certamente da visitare. Vi si trovano alti spunti intellettuali che potrebbero invogliare chiunque di noi a imbracciare le armi per difendere i 7 chilometri quadrati di territorio croato minacciati da Jedlicka. Per maggiori delucidazioni: https://www.facebook.com/pages/Hrvatski-Liberland/1578799052406173
Simile reazione sull'altra sponda del Danubio, con l'unica differenza riguardante l'etnia delle marmotte e soprattutto degli scoiattoli che sarebbero, a loro dire, di sangue serbo.
Visto che l'ultima guerra è stranamente lontana già venti anni e più, il Liberland rappresenta il tanto atteso pretesto per dare inizio all'ennesimo spargimento di sangue nell'area? Oppure il signor Jedlicka riuscirà nell'intento di creare una piccola nazione liberale che, nonostante le mille perplessità che ora genera, sarà comunque lo stato con il più alto tasso di qualità della vita dei Balcani? 
Con ogni probabilità nessuna di queste due ipotesi si realizzerà, ma in ogni caso è doveroso un grazie al signor Jedlicka per averci concesso questa quantomeno insolita autoproclamazione di un nuovo stato.




Dino

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